DUKE&KAY HA GUIDATO IL TURNAROUND DI UN’AZIENDA NEL SETTORE AUTOMOTIVE RIPORTANDOLA DOPO MOLTI ANNI A RISULTATI POSITIVI

Contesto iniziale

Società italiana di grande tradizione storica, parte di un Gruppo Multinazionale tedesco, posseduto da un Private Equity Internazionale. Fornitori strategici del comparto Automobilistico Mondiale.

Due stabilimenti nel torinese, non ancora integrati nonostante la non recente acquisizione. Risultati degli ultimi 10 anni perennemente negativi, già a livello di EBITDA.
La casa madre ha sistematicamente coperto le perdite per un valore cumulato vicino ai 100 M€. L’invio di nuove squadre di Management non ha mai portato ad inversioni di tendenza o miglioramenti di alcun genere.

L’acuirsi della crisi aveva ulteriormente intaccato le capacità finanziarie della Casa Madre che, viveva situazioni drammatiche anche in altri paesi, tanto da dover richiedere l’applicazione del “Protective Shield” (Concordato Preventivo) in Germania, azzerando il supporto alla controllata italiana.

Intervento Duke&Kay

Dopo una prima valutazione delle tematiche industriali, un Partner Duke&Kay è stato nominato Chairman e ha installato un nuovo Management Team che comprendeva  il CEO, il CFO, il Direttore di Produzione e il Direttore Acquisti.

Questa squadra ha preparato un dettagliato piano di Turnaround, integrato con una strategia finanziaria e Concorsuale con l’utilizzo del Concordato in Continuità previsto dalla nuova normativa. Duke&Kay ha quindi scelto i professionisti necessari alla realizzazione di questo percorso.

Al contempo Duke&Kay ha supportato il processo M&A internazionale per la cessione dell’intero Gruppo multinazionale tedesco, che è stato quindi acquisito da un grande Gruppo Indiano quotato.

Risultati

Il piano di ristrutturazione Industriale è stato sistematicamente superato nei consuntivi mensili, in un clima di pace sociale e senza mai creare difficoltà di approvvigionamento ai Clienti, che hanno sostenuto l’Azienda con condizioni di pagamento anticipate per tutto il periodo.

Le scadenze previste dalla normativa Concorsuale e soprattutto i contenuti richiesti sono stati accuratamente rispettati, guadagnando la fiducia del Tribunale Fallimentare di riferimento. I nuovi Azionisti hanno riconfermato la fiducia a tutto il Team sostenendolo e mantenendo a sua volta tutti gli impegni presi negli accordi.

I creditori hanno aderito quasi unanimemente alle proposte concorsuali e, in un anno (dalla presentazione della “Domanda in bianco”) l’azienda ha avuto l’Omologa ed il Passaggio in Giudicato. Oggi è tornata un’azienda normale, che produce cassa e vive le normali tematiche di competizione sul mercato complesso come quello Automotive.